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I brutali attacchi terroristici di Hamas contro Israele, mirati alla popolazione civile, hanno suscitato grande indignazione e sgomento. Adesso la Svizzera deve assumere una posizione chiara. La FSCI e la PELS esigono dal Consiglio federale e dal Parlamento che Hamas venga finalmente vietata.
I pesanti attacchi contro Israele dimostrano che Hamas non può che essere considerata una brutale organizzazione terroristica. La mattina dell’importante festività ebraica della Simchat Thora, la gioia della Torà, sull’intero territorio israeliano sono piovute migliaia di missili. Gruppi armati di terroristi sono riusciti a penetrare in profondità all’interno del Paese. Bersaglio degli attacchi è stata soprattutto la popolazione civile in città, villaggi, kibbutz e perfino a un festival musicale. Centinaia di uomini e donne sono stati uccisi in modo efferato, in molti casi con vere e proprie esecuzioni. Decine di persone, anche donne e bambini, sono state prese in ostaggio e portate nella striscia di Gaza. La FSCI e la PELS, la Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera, pretendono ora dalla Svizzera una presa di posizione chiara e il conseguente divieto dell’organizzazione terroristica Hamas.
Hamas non è un interlocutore per la pace
Hamas rappresenta un’ideologia profondamente antidemocratica, misantropa e antisemita. Nella sua Carta di fondazione, il movimento incita all’uccisione di ebrei ed ebree e invoca il mito antisemita della cospirazione globale ebraica. Finora il Consiglio federale ha rimandato a un documento programmatico dell’organizzazione del 2017, nel quale Hamas si mostrerebbe «più pragmatica». Tale documento non sostituisce tuttavia la Carta di fondazione, che finora non è mai stata definita come priva d’oggetto. Ma anche nel nuovo documento programmatico si contesta il diritto di esistenza di Israele e si difende la lotta armata come mezzo legittimo di resistenza, entrambi aspetti già espressamente condannati dal Consiglio federale.
Ciononostante, la politica svizzera in Medio Oriente ritiene di essere ancora in dialogo con Hamas. Secondo la tradizione dei «buoni servizi», in un conflitto si dovrebbe parlare con tutte le parti in causa per mantenere aperto il dialogo e la possibilità di trattative di pace. Con le sue giustificazioni e i suoi attacchi disumani e radicalmente distruttivi, Hamas ha perso del tutto la sua credibilità come partner al tavolo delle trattative di pace. È dunque assolutamente imprescindibile assumere una posizione netta contro questo brutale atto terroristico, sia per l’effetto esterno sull’opinione pubblica che nei confronti dello stesso movimento di Hamas.
Hamas è un’organizzazione terroristica, anche in Svizzera
Da anni in Svizzera si discute di classificare chiaramente Hamas come organizzazione terroristica, imponendone di conseguenza il divieto. Il Consiglio federale ha più volte ribadito l’opinione che la legge federale sulle attività informative consentirebbe un tale divieto solo se le Nazioni Unite decidessero in tal senso. Ecco perché al momento in Svizzera sono vietati solo «Al Qaida» e lo «Stato islamico».
D’altra parte il Consiglio federale ha condannato le posizioni e le azioni inaccettabili di Hamas, ma non riconosce e contesta il fatto che senza un esplicito divieto questo movimento possa finire per essere legittimato come un normale attore politico. Tanto più che in Svizzera Hamas può muoversi liberamente, raccogliere fondi e gestire tranquillamente le proprie finanze, cosa impensabile nell’Unione europea, negli USA e in altri Paesi, dove Hamas è già stata annoverata da tempo tra le organizzazioni terroristiche.
Hamas va vietata adesso
Entrambe le associazioni mantello ebraiche esprimono la propria indignazione per i terribili attacchi di Hamas. Si è trattato di chiari atti terroristici mirati a colpire la popolazione civile, senza alcuna distinzione tra uomini, donne, bambini e anziani. Con i suoi atti efferati e privi di scrupoli, Hamas ha mostrato a tutti l’ideologia che sostiene. È giunto davvero il momento che il Consiglio federale e il Parlamento assumano una posizione chiara e diano un segnale forte. Anche in Svizzera Hamas deve essere chiamata con il suo nome e trattata per quello che è: un’organizzazione terroristica.
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